Causa maltempo,
l’evento è spostato
presso il Circolo Arci Subasio,
Via E. Orfini (Prato Smeraldo),
sempre alle 17.00.
Venerdì 30 giugno,
a Foligno, presso Piazza Sandro Pertini (ex-stazione autobus), alle ore 17,
presentazione del libro
DAL ROSSO AL NERO.
Nascita e avvento del fascismo a Foligno (1920-1923),
editore Il Formichiere (2023).
Saranno presenti con Fausto Gentili (“SediciGiugno“), coordinatore dell’evento, Maurizio Coccia (Accademia Fulginia), Rita Zampolini, (L’Officina della Memoria) e l’autore, lo storico Fabio Bettoni.
I promotori
L’iniziativa è promossa e organizzata dal mensile SediciGiugno, nell’ambito dell’annuale festa del periodico, in collaborazione con l’editore Il Formichiere, con il patrocinio dell’Accademia Fulginea e dell’Officina della Memoria.
Il libro
Si tratta della pubblicazione in volume delle “corrispondenze dal XX secolo” già apparse su Sedicigiugno, tra il novembre del 2020 e il marzo 2023.
Tale raccolta segna un ulteriore passo nel rigoroso lavoro di scavo che Fabio Bettoni realizza, da tempo, nella storia contemporanea della città. Selezionando, segnalo: la cura di Foligno e il Risorgimento. Documenti, memorie, ricerche, Edizioni Orfini Numeister, 2012; il rilevante contributo al convegno Capire Faloci promosso nel 2011 dalla “Gazzetta di Foligno” (Atti pubblicati nel 2016), cui si interfaccia Domenico Roncalli Benedetti. Una vita, trepidante (e militante) memoria vergata tra il 1912 e il 1913 dalla vedova Aleandra Bartolomei e rimasta inedita per giusto un secolo fino alla pubblicazione nel 2013 per conto de l’Officina della memoria e de Il Formichiere; l’imponente lavoro di ricerca guidato per l’Officina della memoria sul centenario della Grande Guerra nel quadro del progetto Lontano dal fronte, transitato per la mostra documentaria del 2015 corredata da un prezioso quaderno illustrativo (Lontano dal fronte. Foligno e la Grande Guerra), e approdato infine al monumentale volume in due tomi Foligno e la Grande Guerra. Economia, società, istituzioni lontano dal fronte (pubblicati entrambi, quaderno e volume, da l’Officina della memoria e Il Formichiere, rispettivamente nel 2015 e 2017).
Si tratta di una tela coerente in cui fatti e interpretazioni si integrano criticamente. Nel senso che le interpretazioni orientano la ricerca dei fatti, e che la mole dei fatti irrompe sulle interpretazioni: legittimandole, suggerendo messe a punto, talvolta dirimendo (a partire dalla misura della dimensione locale) questioni storiografiche di ampio respiro e non risolte querelle. Così fu per l’emersione di un Risorgimento popolare e interclassista, così per il passaggio d’epoca rappresentato dalla Grande Guerra, così è ora per la categoria di guerra civile applicata al drammatico primo dopoguerra. Una guerra civile è infatti, evidenziata qui nelle sue ricadute locali, quella che attraversa il Paese tra il 1919 e il 1923. Guerra impari se mai ve ne furono. (Fausto Gentili)
La copertina
Opera di Antonio Coccia, Nella guerra del Capitale contro il Lavoro salariato, il fascismo prevale sul proletariato, xilografia su legno di filo, stampata con torchio tipografico a pressione verticale nello studio dell’autore dell’opera.