Con le più vive felicitazioni a Maurizio Cancelli, accademico Fulgineo.
Maurizio Cancelli
per il Corriere della Sera, copertina de la Lettura,
supplemento domenicale del Corriere della Sera,
23 agosto 2020.
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L’umanesimo della natura, di Gianluigi Colin.

L’impianto del disegno richiama l’astratta perfezione di un’architettura rinascimentale. Al centro, sopra un tavolo in marmo (lo stesso rappresentato nell’Annunciazione di Leonardo) tre figure geometriche ricche di luci e colori rivelano un simbolico seme: il seme della vita. Maurizio Cancelli (Cancelli di Foligno, Perugia, 1951) è una figura singolare e autonoma nel panorama artistico italiano: pittore e scultore, ma anche operatore culturale (ha trasformato il suo villaggio in un centro d’arte contemporanea e insieme «manifesto»
in difesa della Natura), opera nella convinzione di un rapporto autentico tra arte e vita. I suoi lavori, attingendo dalla grande storia dell’arte e in dialogo con la semplicità agreste del suo borgo abbandonato, affrontano i temi dello spazio come rappresentazione simbolica: architetture silenziose, allegorie dell’assenza e rivelazione di nascoste energie, di una comunità che nell’arte e nella natura trova la ragione d’essere. Maurizio Cancelli dipinge
scorci di una Città ideale, spirituale, appello per un nuovo umanesimo. È come se Cancelli ci invitasse a seguire le parole di Victor Hugo: «Solleva la natura, Dio è sotto».