Omaggio ad Alberto Melelli

Melelli_testata

Il volume, curato da Fabio Fatichenti, Donata Castagnoli, Giovanni De Santis, consiste in una raccolta di scritti di Alberto Melelli, già Professore ordinario di Geografia nell’Università degli Studi di Perugia, Ateneo nel quale Egli (eccettuata la parentesi nell’Università La Sapienza di Roma, dal 1986 al 1989) ha fondamentalmente percorso l’intera carriera accademica, a partire dalla nomina ad assistente ordinario (1969) fino al 2010, anno del suo collocamento a riposo. Se oltre all’omaggio nei suoi confronti si volessero trovare ulteriori motivi sottesi alla pubblicazione di quest’opera, che costituisce un piccolo riconoscimento all’impegno che Egli tanto ha profuso nell’attività didattica e di ricerca, potrei ricorrere ai 38 anni ormai trascorsi dalla sua nomina a Professore ordinario; oppure agli 82 anni che Egli ha di recente compiuto. La ragione di questa iniziativa, tuttavia, è da ricondurre fondamentalmente alla stima e all’affetto che nutrono nei Suoi confronti i geografi ancora in attività nell’Ateneo perugino, i quali insieme a Lui tanti anni hanno condiviso in seno al vecchio Istituto Policattedra Interfacoltà di Geografia, poi nel Dipartimento Uomo & Territorio, infine in quello di Lettere-Lingue, Letterature e Civiltà antiche e moderne.

Alberto Melelli con gli studenti durante una escursione sull’altopiano di Castelluccio di Norcia (seconda metà degli anni ’90).

La produzione scientifica di Alberto Melelli – qui riproposta comprensibilmente in minima parte, sia pure con riferimento alle principali piste di ricerca – vuol dunque celebrare anche l’attività di un polo di ricerca scientifica che, nella fase di massima espansione, era giunto ad annoverare una decina di docenti di discipline geografiche. Ma soprattutto quest’opera è da intendersi quale omaggio a una figura di studioso – noto a livello internazionale e ricordato con affetto e stima da generazioni di studenti – che con esemplare professionalità e umanità ha dedicato alla ricerca e alla didattica la maggior parte della propria esistenza.

Il volume è il numero 23 della Collana non periodica dell’Università degli Studi di Perugia «Culture Territori Linguaggi» (CTL); essa è costituita da volumi monografici pubblicati sia nel tradizionale formato a stampa, sia in modalità digitale disponibile open access sul web.

Dalla Presentazione di Fabio Fatichenti

La presentazione


Vittoria Del Furia

Fabio e Roberto Bettoni hanno informato parenti, amici e conoscenti che il 24 agosto 2023, passato il secolo di vita, è morta la loro madre Vittoria Del Furia.

Vittoria Del Furia

Il Presidente, il Magistero e il Corpo accademico della Fulginia sono vicini al professor Fabio Bettoni, socio ordinario, già presidente dell’Accademia, nel momento del lutto per la dolorosa perdita della cara mamma.

Ricordo di Boris Ulianich

In ricordo di Boris Ulianich

Presidente Onorario dell’Accademia Fulginia

Quanti, tra gli accademici della Fulginia, hanno avuto il piacere d’intrattenersi con Boris Ulianich ancora negli ultimi giorni della sua vita, hanno appreso il vasto programma di studi con il quale il Professore continuava a scandire le proprie giornate.

Il carteggio Faloci-Sabatier

Boris Ulianich al convegno su Faloci tenutosi nel 2021 alla Biblioteca Jacobilli di Foligno

Su di un argomento, Boris era arrivato ad un livello realizzativo molto alto: l’edizione critica del carteggio tra Michele Faloci Pulignani, sacerdote e storiografo folignate (1856-1940), fondatore e  “magna pars” della rivista “Miscellanea Francescana” (dal 1885), e lo studioso francese Paul Sabatier, francescanista e pastore calvinista (1858-1928). Il rapporto tra i due personaggi aveva avuto il suo inizio nel 1892, con una lettera di Sabatier mediante la quale lo studioso si rammaricava del gran ritardo con il quale era venuto a conoscenza dell’“excellente pubblication des Miscellanea”; e poi aveva raggiunto un passaggio saliente segnato da una recensione falociana a La Vie de S. François d’Assise che il  Francese aveva mandato alle stampe nel 1893 (Paris, Librairie Fischbacher, pp. CXXVI, 418); opera, subito condannata dal  Santo Uffizio (1894), della quale anche critici assai decisi come i gesuiti di “La Civiltà Cattolica” avevano dovuto (1894) riconoscere la “serietà” dell’impianto scientifico: nonostante la ritenessero “un’ingiuria alla Chiesa Cattolica e al Santo”. Il carteggio, nella consistenza che è giunta fino a noi, consta  di 38 lettere e 33 cartoline postali, e si trova nella nostra Biblioteca Comunale “Dante Alighieri”.

Ulianich ne ha dato illuminante sintesi anticipativa nel suo intervento su Monsignor Michele Faloci Pulignani fra agiografia e storia della Chiesa. Note e postille, presentato alla giornata di studi (11 settembre 2021) dedicata dalla Biblioteca “Jacobilli” di Foligno a “Michele Faloci Pulignani a 80 anni dalla morte” (pp. 77-108: 81-98 degli Atti, a cura di L. Bertoglio, 2022). Magistrale la base interpretativa del contributo: nella sua esperienza di vita, l’ecclesiastico folignate ha incarnato la caratteristica “difficoltà dei cattolici di inserirsi nella vita culturale e di chiarire il complicato rapporto tra fede religiosa e progresso scientifico. Ritengo – osserva quindi il Professore – che anche e in maniera ancora più coinvolgente il suo scrivere di storia [sia stato] condizionato dal vissuto concreto”. Antonio Nizzi, direttore della “Jacobilli” e accademico della Fulginia, nel ricordo di Boris sulla “Gazzetta di Foligno” (2 aprile) ha scritto di un’auspicabile recupero del lavoro fin qui svolto sul carteggio dal Professore. Ci uniamo all’auspicio.

L’accademia Fulginia

Ulianich è stato Accademico Ordinario del Sodalizio dal 2011 e suo Presidente Onorario dal 2017, attivando una partecipazione ammirevole alla vita dell’Accademia come dimostrano i diversi lavori che ci ha donato.

Il pensiero corre subito agli ormai notissimi volumi da lui curati con autorevolezza impareggiabile: Ripensando il Concilio Vaticano II e Ricordando Lutero a 500 anni dalla pubblicazione delle Tesi, opere che abbiamo pubblicato negli anni 2019-20 nella Collana “Supplementi al Bollettino Storico della Città di Foligno” (nn. 16 e 17). Il libro sul “Vaticano II” raccoglie, sia pure un po’ tardivamente, gli Atti di un convegno tenutosi in Foligno il 5 dicembre 2015 per celebrare il Cinquantesimo dalla conclusione di quella epocale assise; uno snodo nella storia della Chiesa cattolica con particolare riferimento ai temi della libertà religiosa, dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso. Ulianich apre il volume leggendo il pontificato Giovanneo alla luce della peculiare missione di un papa: annunciare la Parola; annuncio che in Roncalli assunse una valenza biblico-catechetica piuttosto che teologico-dottrinale. E il vescovo Gualtiero Sigismondi lo chiude con una esemplare focalizzazione binaria: “Se Roncalli ha fatto salpare la Navicula Petri nel vasto mare della modernità con dolce fermezza, Paolo VI l’ha condotta al largo, reggendo il timone con mite fermezza”. Nel corpo centrale della trattazione si collocano: il vescovo Domenico Sorrentino, sulla dichiarazione conciliare Nostra Aetate, relativa al dialogo interreligioso; Franco Buzzi, della Biblioteca Ambrosiana (MI), sul decreto Unitatis Redintegratio riguardante l’unità dei cristiani; Fortunato Frezza sulla dichiarazione Dignitatis Humanae considerata alla luce dell’assunto secondo il quale “fondare la libertà religiosa sulla dignità umana significa affermare come norma l’orientamento della persona alla verità e alla ricerca della verità”. Anche per taluni tratti autobiografici emergenti dalle pagine di Ulianich, il libro risulta una testimonianza efficace dell’intreccio di Storia e Memoria. Su questa pubblicazione, si è letta una recensione piuttosto fredda, per non dire malevola, di Claudio Anselmo, apparsa in “Annales Historiae Conciliorum”, 2020 (50, 2, pp. 467-470), con la quale si stigmatizza “la tendenza all’adesione ad una storiografia che ha costruito egemonicamente quella che si può definire una visione ideologica del Concilio”; la nota ha creato nel Professore un certo sconcerto, ma vi fu chi gli disse che invece, proprio per la provenienza, della stroncatura avrebbe dovuto menar vanto.

Leggi tutto “Ricordo di Boris Ulianich”

In memoriam

Ricordo di Cicioni e Cesari

Luciano Cicioni e Lanfranco Cesari

Il Magistero e l’intero Corpo accademico rendono il dovuto omaggio di memoria ai Soci:

Luciano Cicioni (1938-2022)

Accademico ordinario (2006), avvocato, poeta, raffinato conoscitore delle Culture classiche.

Lanfranco Cesari (1933-2023)

Accademico corrispondente (2019), funzionario delle Istituzioni pubbliche, giornalista, decano del giornalismo umbro (profilo in Wikipedia)

ne ricordano

la passione civile
l’amore per Foligno, la sua storia, la sua cultura
la qualità rara e l’efficacia evocativa delle loro scritture

Giglio d’oro della Pro Foligno

Giglio_doro_testata

Sabato 21 gennaio alle ore 16.30 presso il Teatro San Carlo, a Foligno, l’associazione Pro Foligno ha conferito il Giglio d’oro per l’anno 2023 a due personalità che onorano la città di Foligno: il Card. Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze e Mons. Antonio Buoncristiani Arcivescovo emerito di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, entrambi accademici fulginei.

Sosteniamo Maurizio Cancelli / 2

Memoriale del 1° agosto 2022

Maurizio Cancelli è nato in Cancelli di Foligno nel 1951: un villaggio appenninico situato sui 900 metri di altitudine. Dopo le Elementari nella scuola di Cancelli, ha frequentato le Medie nell’Istituto missionario del Sacro Cuore in Pagliare del Tronto (AP). Ha conseguito il diploma di Maestro d’Arte e la Maturità d’Arte Applicata nell’Istituto Statale d’Arte di Spoleto (oggi Liceo Artistico “Leoncillo Leonardi”). Ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento nell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Con una intensa attività artistica, Maurizio ha intrecciato un’appassionata vitalità didattica nelle Scuole di Stato fino al pensionamento, intervenuto nel  2017.

1 – Arte  è Vita. La vita è l’Arte del Fare

2 – Una Rivoluzione Naturale. Città d’Italia a Cancelli

3 – I Cancelli, in Cancelli

Il Memoriale di Maurizio Cancelli in pdf

Vedi anche su questo sito:

Fortunato Frezza nominato cardinale

Frezza cardinale

All’Angelus di domenica 29 maggio 2022 il Papa Francesco ha reso nota la nomina di ventuno nuovi cardinali tra i quali il nostro accademico ordinario Fortunato Frezza, dottore in Sacra Scrittura, prelato d’Onore di Sua Santità, canonico camerlengo del Capitolo di San Pietro in Vaticano, già sotto-segretario del Sinodo dei Vescovi.

Le Accademiche e gli Accademici della Fulginia rivolgono a don Fortunato le più sentite felicitazioni.

Gli auguri al card. Betori

Betori_2

Lo scorso 25 febbraio l’Accademia Fulginia omaggiava “virtualmente” (tramite web e social) il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, accademico fulgineo, nel giorno del suo 75° compleanno.

La pagina del nostro sito a lui dedicata.

Il post sulla pagina Facebook dell’Accademia

Il 18 maggio una delegazione ufficiale della Fulginia, composta dal vicepresidente Luigi Sensi, dalla segretaria Lucia Bertoglio e dall’accademico Alfiero Moretti,

Da sin.: Luigi Sensi, Giuseppe Betori, Alfiero Moretti, Lucia Bertoglio

è stata ricevuta, in arcivescovado a Firenze, dal cardinal Betori, cui hanno consegnato un artistico e prezioso omaggio, che riproduce l’epigrafe latina composta per l’occasione dall’accademico Fortunato Frezza.

Il momento della consegna dell’omaggio accademico
HAC DIE
XXV FEBRUARII ANNO MMXXII
ACADEMIAE FULGINIAE SODALES
ROGANT
LITTERARUM SCIENTIARUM ARTIUM
CULTORES
QUI LIBENTISSIMO RECIPIANT ANIMO
QUINTUM ANNUM ET SEPTUAGESIMUM COMPLENTEM
IOSEPHUM BETORI
CARDINALEM A TITULO SANCTI MARCELLI
ARCHIEPISCOPUM FLORENTINUM
CONCIVEM SODALEM FULGINEUM
MAGISTRUM IN RE BIBLICA
PASTOREM QUAM MAXIME INSOMNEM
PROUT AMICITIA BENEVOLENTIA ADMIRATIO
SIGNIFICANDUM IUBENT